Whatami di stARTT al MAXXI
Proposta vincitrice di YAP MAXXI 2011, Whatami è un arcipelago di aree verdi, una grande isola principale e numerosi altri spazi più piccoli, disposti nell’area esterna del museo romano.
Whatami è la corruzione di “What am I”, declinazione letterale del primo puzzle inventato nel 1767 dal cartografo ed incisore inglese John Spilsbury a scopo ludico-didattico per insegnare la geografia. Il gioco era composto da pezzi di legno opportunamente sagomati e si ispirava ai confini geografici delle terre emerse e delle catene montuose.
Una composizione, quella dei vincitori, i romani stARTT che vuole essere anche un omaggio alle mappe geografiche di Alighiero Boetti,a cui è dedicato il piazzale del MAXXI.
Grandi fiori in acciaio e resina forniscono ai visitatori ombra di giorno e luce di notte, dato che si accendono al calar della sera. Questi papaveri-tulipani così concepiti creano uno spazio per il relax estivo e una tribuna vegetale per i numerosi eventi all’aperto del museo.
L’allestimento prevede un doppio processo di riciclo: gli elementi naturali adottati torneranno alle loro sedi d’origine (paglia, acqua, prato); gli elementi ad alto contenuto tecnologico sono pensati per essere ricollocati come strutture di arredo fisso in altri luoghi della città: scuole, parchi limitrofi o periferie romane…
stARTT ha ideato, pertanto, non una dispendiosa soluzione temporanea, ma un impegno verso l’intero spazio urbano. Che, in senso generale, è apprezzabile e qui condividiamo.
Info:
Immagini: foto/ ph del cantiere, courtesy MAXXI; tutte le altre, Paolo Di Pasquale ©
Pubblicato su art a part of cult(ure), il 9 dsettembre 2011